TITOLO: I Miserabili
TITOLO ORIGINALE: Les Misérables
AUTORE: Victor Hugo
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2004 (p.e. 1862)
CASA ED.: Newton Compton
"Del resto, chi dice luce, non dice necessariamente gioia. Si soffre nella luce: l'eccesso brucia. La fiamma è nemica dell'ala.
Ardere senza cessare di volare, ecco il prodigio del genio.
Quando conoscerete e quando amerete, soffrirete ancora. Il giorno nasce in lacrime. Gli illuminati piangono, non foss'altro per quelli che sono nelle tenebre."

A volte capita di leggere un libro e di amarlo moltissimo, così tanto che una volta girata l'ultima pagina vorremmo, da una parte, ricominciarlo daccapo e dall'altra, parlarne a non finire, scocciando ogni nostro conoscente, parente e amico e per non disturbare nessuno il soliloquio sembra essere infine l'unica soluzione. Con
I Miserabili mi è successo proprio questo, per niente intimidita dalla mole del romanzo, quasi mille pagine, mi sono lanciata in questa avventura, perché ogni romanzo è in fondo un'avventura, convinta che fosse davvero arrivato il momento di confrontarsi con questo gigante della letteratura e il viaggio intrapreso, una volta giunta la sua conclusione, non mi ha deluso.
Leggere I Miserabili è contemporaneamente leggere l'epopea di un uomo, Jean Valjean, di un popolo, dei suoi strati più bassi soprattutto, di una nazione, la Francia, arrivando a comprendere che la vita umana, del singolo e della comunità, non dovrebbe essere altro che un viaggio verso la luce: attraverso la bontà, la giustizia, l'istruzione ma anche seguendo la propria coscienza e non giudicando in base a futili dettagli come l'estrazione sociale, tenendo dunque in considerazione l'anima non il superficiale. La miseria non è un buona scusa per essere spregevoli e ingiusti, si può essere miserabili e tuttavia non essere dei Thenardier ma essere come Jean Valjean, anche se si è costretti a soffrire, la dignità è la prima delle virtù umane. Avere un credo, un ideale e cooperare per il bene comune è il compito supremo dell'intera umanità, chi più chi meno, ognuno secondo le proprie capacità, inclinazioni e possibilità.