giovedì 31 dicembre 2015

So long and thanks for all the fish, 2015! ~ ovvero il Classificone di fine anno

No, non ho visto dei delfini cantare né il nostro pianeta verrà spazzato via per far posto ad un'autostrada intergalattica, state tranquilli. Con mio sommo dispiacere non ho nemmeno visto Martin Freeman!
Ma bando alle ciance, come era logico prevedere anche io mi sono fatta affascinare dall'idea di scrivere un post riassuntivo su questo 2015 che sta per salutarci. Non è stato un anno incredibile ma nemmeno così terribile da volerlo salutare in tutta fretta per metterci una bella pietra sopra per sempre, tra alti e bassi un altro anno è passato e in tutta onestà mi preoccupa di più il tempo a venire che quello che mi sono lasciata alle spalle. Molti degli obiettivi che mi ero prefissata all'inizio dell'anno non sono stati raggiunti, lo scoglio insormontabile sta ancora lì (si università, parlo di te) ma allo stesso tempo sento di essere riuscita ad eliminare o almeno a smussare certi miei difetti e di aver comunque cercato di migliorarmi, anche certi problemi fisici che mi tormentano da parecchi anni sembrano star migliorando e il percorso intrapreso per migliorare in modo sano il mio aspetto fisico al momento mi sta regalando piccole soddisfazioni. In tutta onestà però non avverto questo clima di rinnovamento che si dovrebbe sentire quando un anno sta per finire e un altro sta per cominciare... per me l'anno finisce a giugno, quando si ferma la Premier League, vi giuro che io la lista dei miei buoni propositi la stilo in quel momento! Ma sto divagando, questo post non vuole essere una lamentazione che verte tutta su temi strettamente personali, questo blog non è un diario, ma vuole essere una raccolta e il racconto di ciò che mi emoziona attraverso parole, immagini e dialoghi, quindi cosa c'è di meglio che guardare a questo 2015 attraverso tre top5 dei migliori libri, film e serie tv? Iniziamo! Prometto che cercherò di essere breve.

TOP 5 LIBRI



È stato un anno molto positivo "librescamente" parlando, ho letto molto e ho letto quasi sempre dei bellissimi libri, in totale ho collezionato 10.321 pagine, almeno secondo Goodreads. Sono particolarmente contenta di essere riuscita a variare i generi letterari, come sempre molto presenti sono stati i grandi classici della letteratura ma non sono mancati fumetti, biografie, saggi storici, persino uno young adult!
  1. MEMORIE DI ADRIANO di Marguerite Yourcenar: probabilmente Il Libro per eccellenza di questo 2015, ma senza esagerare potrei dire di aver trovato il libro della vita. Il ritratto immaginato del grande imperatore Adriano mi ha coinvolta emotivamente e mentalmente fin dalle prime pagine, il personaggio descritto dalla Yourcenar storicamente parlando non sembra essere poi così lontano dalla realtà, ma anche i pensieri più intimi e profondi che per forza maggiore sono stati pensati dall'autrice risultano altrettanto plausibili, storia e mito si mescolano alla perfezione donandoci una figura a tutto tondo, un Adriano che prima di essere imperatore è soprattutto un uomo che vive, sente, soffre, pensa. Il primato della classifica è certamente ben meritato.
  2. I MISERABILI di Victor Hugo: ne ho già parlato a lungo in un post tutto dedicato a questo romanzo, quello che probabilmente mi ha regalato le maggiori soddisfazioni, è un racconto corale ed emozionante con personaggi difficili da dimenticare, tutto sullo sfondo di una Francia, soprattutto Parigi, descritta da Hugo in tutte le sue declinazioni: la sua grandeur, la sua storia, le sue rivoluzioni, i suoi progressi, la sua luce e anche la sua desolante oscurità. I Miserabili è un libro che deve essere letto da tutti almeno una volta nella vita e non rischiatevi a saltare i capitoli storici del romanzo! Ok, è vero che le vicende di Valjean e di tutti gli altri personaggi risultano chiare e lineari anche saltando i numerosi capitoli che parlano di storia ma vi perdereste le pagine più belle, lì Hugo da proprio il meglio di sé, è un'artista della penna e delle parole.
  3. TRENO DI NOTTE PER LISBONA di Pascal Mercier: chi mi segue sui vari social si sarà reso conto di quanto io abbia amato questo libro, gli strascichi lasciati dalla lettura di questo romanzo mi accompagnano ancora adesso, infatti sul mio comodino c'è una copia de Il Libro dell'Inquietudine di Fernando Pessoa che si riallaccia per vari motivi al romanzo di Mercier. Ho amato questa doppia ricerca che si snoda per tutto il libro: la ricerca di Amadeu e allo stesso tempo l'indagine interiore che Gregorius compie in compagnia delle annotazioni del giovane medico portoghese sullo sfondo di una Lisbona ricca di suggestioni. È un romanzo complesso, a tratti sembrerà eccessivamente verboso, ma sono proprio le parole e i loro significati profondi e nascosti a costituire i pilastri portanti di tutta la narrazione, con calma e pazienza ne consiglio la lettura.
  4. JONATHAN STRANGE & IL SIGNOR NORRELL di Susanna Clarke: un libro che mi ha fatto ridere, emozionare e desiderare di scappare nel nord dell'Inghilterra per mettermi alla ricerca del misterioso Re Corvo. Confesso che il libro mi ha preso così tanto che mi ritrovo a sorridere se vedo una cornacchia e a sospirare se sento parlare di York, insomma tutto nella norma! Questo romanzo è finito nella mia lista dei preferiti del 2015 soprattutto perché ho amato la prosa della Clarke che riprende, senza sbeffeggiarla, quella dei grandi della letteratura inglese come la Austen e Dickens, il tutto è poi arricchito dalla presenza della magia che è potente, misteriosa, oscura e che ritornerà in Inghilterra pagata a caro prezzo dai due maghi del titolo. E poi non lo sapevate che le guerre napoleoniche sono state vinte grazie alla magia? No? E allora leggete il romanzo per scoprire cosa è realmente successo! Alla fine lo vorrete anche voi un cavallo da chiamare Copenaghen come quello di Wellington.
  5. INVINCIBLE di Amy Lawrence: si va bene, lo metto perché ho seri problemi psicologici soprattutto quando si parla dell'Arsenal, non ci riesco a non parlarne e poi questo libro ha tirato fuori la peggio fangirl che c'è in me, ho piangiucchiato come una scema. Si, per degli uomini sudaticci che rincorrono una palla, vi giuro che si può piangere anche per questo.

TOP 5 FILM



Anno di magra purtroppo, non ho recuperato tutti i film che avrei dovuto e non sono andata al cinema tutte le volte che avrei voluto però anche in questo 2015 ci sono stati dei bei film che vale senz'altro la pena di ricordare.
  1. STAR WARS THE FORCE AWAKENS: ok, scontato da morire ma chi non desidera conoscere il potere della Forza, avere una spada laser e per amico un gigante pelosone simpaticissimo? Il ritorno di Star Wars oltre al risveglio della forza ha causato anche il risveglio dei Nerd, in massa ci siamo recati al cinema pieni di speranze e paure, ma per quanto mi riguarda JJ Abrams ha tirato fuori un altro coniglio dal cilindro e dopo i due ottimi reboot di Star Trek è riuscito a compiere il miracolo anche con Star Wars con un settimo episodio che si lega direttamente alla vecchia e più riuscita trilogia piuttosto che ai nuovi prequel. L'atmosfera da racconto epico ambientato tra le stelle c'è tutta, lo scontro si articola sempre tra i due grandi schieramenti del Bene e del Male e l'epopea della famiglia Skywalker destinata a equilibrare il lato chiaro ma anche quello oscuro della Forza prosegue anche dopo un cambio generazionale che sembra promettere bene anche per i successivi episodi 8 e 9. Personalmente ho adorato Rey, finalmente abbiamo un'eroina forte che non ha bisogno di un personaggio maschile come stampella a cui appoggiarsi e da cui ricercare legittimazione,  ma ho apprezzato tantissimo anche Kylo Ren, un villain multisfaccettato, schierato con lato oscuro ma che percepisce ancora il richiamo del lato chiaro della Forza, l'interpretazione di Adam Driver poi è da 10+ checché ne dica la gente stupida che giudica il lavoro di un attore solo dalla sua bellezza fisica...
  2. THE IMITATION GAME: che dire? Seconda guerra mondiale, una storia che è stata tenuta all'oscuro per troppo tempo, un eroe maltrattato da quella stessa patria che si era prodigato a salvare, un Benedict Cumberbatch in stato di grazia e che ha ricevuto la sua prima nomination agli Oscar (prima di una lunga serie, secondo il mio modestissimo parere). La storia di Alan Turing è una di quelle belle forti, il matematico inglese ha contribuito in modo decisivo a decriptare il famigerato codice Enigma dei nazisti e ha così salvato milioni di vite, non è però riuscito a salvare la sua a causa di una società gretta e dalle vedute troppo ristrette che non ha saputo apprezzare le grandi qualità dell'uomo perché Turing era omosessuale. Ho apprezzato come nel film si sia voluto porre l'accento soprattutto sulle grandi capacità di Alan, senza trascurare il suo passato e il tristissimo epilogo della sua storia trattato però con estremo rispetto, con una levità che non è superficialità o voglia di non scandalizzare ma che restituisce dignità ad un grande uomo che deve essere ricordato anche perché senza i suoi studi probabilmente non avremmo nemmeno i nostri amati pc! Vi pare poco?
  3. SUITE FRANCESE: dal romanzo uscito postumo di Irene Nemirovsky il regista Saul Dibb ci regala la sua versione della storia d'amore tra una ragazza francese e un ufficiale tedesco, il più classico dei cliché probabilmente ma raccontato con una forza e una leggerezza che non mi ha lasciata indifferente. Non concordo con le critiche mosse al film di essersi distaccato troppo dal romanzo perché se c'era una storia che permetteva di avere idee e prospettive diverse era proprio il romanzo postumo della Nemirovsky giunto a noi incompleto, non c'è una fine vera e propria ma il film necessitava di una sua conclusione e a mio parere è stata data una chiusura giusta e plausibile. Poi c'è Matthias Schoenaerts nel cast, ma di che vi lamentate?
  4. WOMAN IN GOLD: io non sono una "piagnona" o almeno sarebbe meglio dire che non lo ero, comunque non sono il tipo da iniziare a piagnucolare già dopo le prime inquadrature di un film eppure Woman in Gold ci è riuscito! La storia del ritratto di Adele Bloch-Bauer, la donna in oro del dipinto, e della lotta di sua nipote Maria per ritornare in possesso del quadro dipinto da Gustav Klimt e ingiustamente strappato alla sua famiglia dal regime nazista è il racconto di una brutta pagina di storia che si conclude però con un giusto e meritato happy ending, con la storia che si sdoppia tra passato e presente a fare la parte del leone è sicuramente una Helen Mirren straordinaria che commuove ma allo stesso tempo strappa un sorriso in più di un'occasione. Se ne avete la possibilità recuperatelo perché è proprio un bel film, molto fedele agli eventi realmente accaduti e senza quel sensazionalismo americano che fa storcere il naso.
  5. MOMMY: sicuramente il prossimo anno sarà anche l'anno della definitiva consacrazione di Xavier Dolan, il giovane regista canadese però non è saltato fuori dal nulla e ha alle sue spalle parecchi bei lavori nonostante la sua giovanissima età, Mommy è il suo lavoro più recente e racconta il difficile rapporto tra una madre rimasta vedova e un figlio affetto da gravi disturbi comportamentali, la loro storia è raccontata senza patetismi e anche il prevedibile non-lieto fine non toglie nulla alla potenza e alla bellezza di questo film e dell'intenso amore che esiste tra la Diane (la madre) e Steve (il figlio),  non ci si fanno illusioni e si racconta una storia tragica, in cui si è provato fino alla fine a raddrizzare tutto per poi rendersi conto che ciò non era possibile, come dice la canzone di Lana del Rey utilizzata proprio nella scena finale del film "sometimes love is not enough". Consigliato anche per l'azzeccatissima colonna sonora (si anche se ci sono gli Eiffel 65!)  e per una fotografia stupenda, tutta giocata sui colori caldi e con le inquadrature che i allargano e restringono seguendo gli alti e bassi emozionali e umorali dei personaggi, soprattutto del giovane Steve. 

TOP 5 SERIE TV



È stato un anno ricchissimo di serie tv e di serie molto belle! Le migliori secondo me sono state queste:
  1. DOCTOR WHO: sarò breve perché mi sono già dilungata abbastanza sulla nona stagione di questa magnifica serie tv, ma davvero Peter Capaldi ha dato il meglio di se e ha costruito un Dottore su misura per lui, molto personale ma allo stesso tempo perfettamente in linea con quando visto nelle sue precedenti reincarnazioni. Voto 10+ e un bacino anche al Moffat tanto spesso ingiustamente criticato.
  2. VERSAILLES: che questo sia l'anno in cui il mio "odio" per la Francia e i francesi è finalmente giunto alla sua conclusione? Non lo so, fatto sta che dopo i colpi dati dalla BBC, con la sua serie sui Moschettieri che mi ha spinta a recuperare l'intera trilogia nata dalla penna del geniale Dumas, sono quasi due anni che mi trovo imprigionata tra le mura della corte francese di fine '600 e inizio '700 e devo ammettere che la cosa non mi dispiace affatto. La serie, di cui avevo brevemente parlato in uno dei miei serial bowl, è prodotta da Canal+ e racconta, come suggerisce il titolo, della costruzione della reggia voluta da Luigi XIV, il Re Sole, raccontando di conseguenza la storia di questo grande re e della sua corte. Ad interpretare il ruolo di Luigi troviamo George Blagden, che ormai per me va sotto il nome di Prete Sole perché ammetto di aver invocato anche qui, ma solo qualche volta, il divino e provvidenziale intervento di un Floki francese. A conquistare il mio cuore, come già temevo, è stato però Filippo Duca d'Orleans, fratello minore del re e personaggio interessantissimo e controverso, soprannominato "il nonno d'Europa" perché il suo casato cadetto dei Borbone-Orleans incontrerà più fortuna rispetto ai discendenti di suo fratello, era colui che causava scandalo a corte con i suoi comportamenti libertini e la sua omosessualità mai nascosta (bravo Fil!). Alexander Vlahos, che interpreta il ruolo di Philippe, è stato una bella scoperta, in tutti i sensi! (Signori, la carne è debole e io non mi nascondo dietro un dito).
  3. VIKINGS: sono a corto di parole per questa serie, mi limito solo a dire che dovreste farvi il favore di recuperarla e salpare insieme a me verso territori inesplorati (dai vichinghi almeno) capitanati dal magnifico Re Ragnar, Ulisse scandinavo che con profonda sete di conoscenza sfiderà tutto e chiunque per raggiungere i suoi propositi di gloria. Soprattutto dopo questa meravigliosa terza stagione e le magnifiche puntate dedicate all'assalto e conquista di Parigi se non vi viene voglia di impugnare scudo e ascia allora è meglio che non mi parliate mai più! #TEAMROLLO sempre e comunque però, meglio farlo presente.
  4. THE KNICK: sto ancora soffrendo per la conclusione della seconda stagione ma allo stesso tempo fremo perché so che la serie dovrebbe avere una terza e addirittura quarta stagione, ho necessità di sapere cosa accadrà e quali saranno i destini dei personaggi che gravitano intorno all'ospedale Knickerbocker di New York. La serie è un esempio di qualità: la regia, la fotografia, la sceneggiatura e la recitazione sono profondamente curati, così come particolare attenzione si pone su delicate questioni storiche e sociali, la questione femminile, l'immigrazione, le scoperte scientifiche, le false credenze (una su tutte la terribile branca "medica" dell'eugenetica), le lotte razziali, sono tutti argomenti che vengono affrontati nel corso delle due stagioni finora andate in onda. Ho un solo consiglio: recuperare, e in fretta!
  5. MARCO POLO: la sorpresa dell'anno. Quando è uscita la notizia che Netflix aveva intenzione di sviluppare una serie sul mercante ed esploratore veneziano io mi sono fatta una bella risata pensando all'ennesima americanata ma siccome non so rinunciare al richiamo di una serie in costume in un periodo di calma ho deciso di recuperare questa serie, beh posso dire che è stata una delle decisioni telefilmiche migliori dell'anno. Ben girata, ben confezionata, ben recitata, Marco Polo è sicuramente una serie che meriterebbe più plausi e più attenzione. Nel ruolo di Marco Polo troviamo un attore italiano, Lorenzo Richelmy, molto bravo e che merita la sua dose di applausi, ma una menzione la meritano anche il borbottante ma simpatico, almeno quando vuole, Kublai Khan di Benedict Wong, il sempre imbronciato e frustrato ma alla fine nobile e valoroso principe Jingim di Remy Hii (personalmente il mio preferito), e Sifu detto Hundred Eyes, il monaco taoista che con le sue evoluzioni straordinarie aggiunge quel tocco di arti marziali spettacolari che era giusto aspettarsi in una serie ambientata nell'estremo oriente. Promossa a pieni voti, al fascino di un oriente raccontato senza troppi cliché non si sfugge.
Avevo detto che avrei fatto solo delle top 5 ma Daredevil targata Netflix, Jonathan Strange & Mr NorrellThen There Were None entrambe della BBC meritavano anche loro di essere nominate. Ecco, ora posso mettermi il cuore e l'anima in pace.


E si conclude così questo "classificone" per l'anno 2015, il 2016 inizierà con il botto, ci aspetta infatti lo speciale di Sherlock, dopo ben...no ok non mi ricordo quanto tempo è passato dalla terza stagione e non voglio nemmeno pensarci! Ci si vede l'anno prossimo cari volpini e buona lettura e buoni recuperoni a tutti! 

mercoledì 16 dicembre 2015

Di Guerre Stellari e di Jane Austen


Oggi esce Star Wars il Risveglio della Forza, lascio questo breve e simpatico video per celebrare il grande giorno! 
Che la forza sia con noi, soprattutto con chi dovrà evitare gli spoilers.

Oggi 16 dicembre è anche il compleanno di Jane Austen, le eroine dei suoi romanzi mi hanno fatto compagnia durante l'adolescenza, grazie Zia Jane senza i tuoi libri non sarei la donna che sono oggi!

Anche Dart Fener è un grande amante dei romanzi della Austen!

mercoledì 2 dicembre 2015

Let's talk about books: INVINCIBLE

TITOLO: Invincible: Inside Arsenal's Unbeaten 2003-2004 Season
AUTORE: Amy Lawrence
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 23 ottobre 2014
CASA ED.: Viking/Penguin

"Please don't put your life in the hands of a rock 'n' roll band who'll throw it all away" cantavano gli Oasis ma l'assunto, ve lo posso garantire, è valido anche sostituendo al gruppo rock una squadra di calcio. Chiunque mi conosca almeno un po' sa perfettamente che oltre ai libri, il cinema e l'arte c'è un altro interesse fondamentale nella mia vita: una squadra di calcio. Si, undici uomini sudaticci che inseguono un pallone sono la mia fonte primaria di gioia, dolore, divertimento, frustrazione, felicità inesprimibile e tristezza profonda. L'Arsenal FC, squadra inglese che milita in Premier League, è da undici anni quella che mi piace definire come la mia "coperta di Linus", ci siamo incontrate per caso e da quella lontana estate del 2004 non ci siamo più lasciate, il libro di cui mi accingo a parlare però si concentra esclusivamente sulla stagione precedente alla mia prima da tifosa; ma la reputo ugualmente importante perché sono state le repliche in tv delle partite di quel campionato a farmi capitolare. La letteratura sull'Arsenal è vasta, si è scritto praticamente di tutto, ma testo fondamentale resta sempre e comunque Fever Pitch (Febbre a '90) di Nick Hornby (da cui hanno tratto anche un bel film con Colin Firth), tuttavia fermandosi ai primissimi anni novanta non si fa nessuna menzione alla rinascita del club sotto la guida di Arsène Wenger, manager francese che ormai guida la squadra da quasi vent'anni, e soprattutto alla meravigliosa stagione 2003-04 in cui il club è riuscito a vincere il campionato senza perdere nessuna delle trentotto partite. A colmare il gap, sebbene analizzando la vicenda da un punto di vista più sportivo che personale come accade nel romanzo di Hornby, ci ha pensato Amy Lawrence, giornalista sportiva che scrive per diversi quotidiani inglesi, che con il suo libro rende omaggio ad una grande squadra composta da grandi campioni e contemporaneamente analizza nel dettaglio come si è concretizzato questo grande successo.

giovedì 12 novembre 2015

Book Haul ~ Ottobre 2015


Book haul "ciccionissimo" quello di ottobre, molti ebook, altrimenti sarei diventata povera e avrei dovuto abbandonare casa per lasciare spazio ai libri, e qualche cartaceo perché ho trovato una promozione interessante della Mondadori. 

mercoledì 11 novembre 2015

Meravigliosa-Mente (l'angolo della poesia) - San Martino di Giosuè Carducci

La nebbia a gl'irti colli 
piovigginando sale, 
e sotto il maestrale 
urla e biancheggia il mar; 

ma per le vie del borgo 
dal ribollir de' tini 
va l'aspro odor de i vini 
l'anime a rallegrar. 

Gira su' ceppi accesi 
lo spiedo scoppiettando: 
sta il cacciator fischiando 
sull'uscio a rimirar 

tra le rossastre nubi 
stormi d'uccelli neri, 
com'esuli pensieri, 
nel vespero migrar.

(Rime Nuove, 1883)


Buon giorno di San Martino dalla vostra volpe ;)

venerdì 6 novembre 2015

Let's talk about books: TAG GAME ~ BOOK QUESTIONNAIRE

Mi hanno taggato in questo giochino carino su tumblr (lo trovate qui) e ho pensato di tradurlo e postare qui la versione in italiano.

Regole: compila una lista degli ultimi sette libri letti e rispondi alle domande basandoti su questi sette libri. Cerca di evitare gli spoiler per quanto possibile! Buon divertimento.

(Non ho inserito i libri di non-fiction)

  1. Suite Francese – Irene Nemirovsky
  2. Memorie di Adriano – Marguerite Yourcenar
  3. Via Dalla Pazza Folla – Thomas Hardy
  4. Augustus – John Williams
  5. Giulio Cesare – William Shakesperare
  6. Jonathan Strange & Il Signor Norrell – Susanna Clarke
  7. I Miserabili – Victor Hugo

1. Quale libro ha la copertina migliore secondo la tua opinione? Memorie di Adriano sicuramente, sulla copertina c’è una foto di una delle tante statue di Antinoo, è molto semplice ma molto evocativa visto che si riallaccia fortemente con la storia del romanzo.

2. Tra i libri in lista quale ti incuriosiva di più? I Miserabili era nella mia to read list da secoli quindi sono contenta di aver finalmente avuto la possibilità di leggerlo. Mi incuriosiva tantissimo anche Memorie di Adriano.

3. In quale personaggio rivedi te stesso? E perché? Non rivedo me stessa in nessun personaggio ma in tutti e sette i libri c’è almeno un personaggio che mi piace davvero tanto, se fossi costretta a sceglierne uno allora direi Augusto, ne sono innamorata da quando avevo 7 anni (si lo so che è morto da secoli ma al cuor non si comanda).
4. Chi o cosa ti ha spinto a leggere il romanzo numero 3? Volevo leggere il romanzo prima di vedere il film, non è stata una grandissima idea.

5. Se potessi vivere nel mondo di uno dei sette libri quale sceglieresti? E perché? Sceglierei il fantastico mondo creato da Susanna Clarke in Jonathan Strange & Il Signor Norrell, sarebbe bello vivere in Inghilterra all’epoca della Reggenza con l’aggiunta della magia, cosa chiedere di più?


6. Nomina il tuo personaggio preferito di ciascun libro (Opzionale: spiega perché). 

  • Suite Francese: Lucille Angellier, mi piace davvero molto, viene giudicata ingenua ma in realtà dentro di sé ha una forza e un coraggio incredibili.
  • Memorie di Adriano: Adriano ovviamente, la sua non è stata una vita semplice e ha molto sofferto soprattutto negli ultimi anni ma era forte, intelligente, riflessivo. Era un imperatore e il suo compito era quello di governare l’Impero Romano ma si interessava anche di libri, poesia, arte e la bellezza in generale.
  • Via Dalla Pazza Folla: Gabriel Oak, l’unico personaggio che mi sia piaciuto davvero in quel libro che è stato un incubo dall’inizio alla fine!
  • Augustus: beh il titolo spiega tutto! Nonostante la sua vita ci venga narrata attraverso gli occhi dei personaggi a lui vicini e la voce dell’imperatore si senta solo alla fine del romanzo la sua figura permea tutto il libro ed è impossibile non ammirarlo.
  • Giulio Cesare: Ok questo sembrerà assurdo ma ho davvero apprezzato Bruto, così pieno di dubbi, gli importava veramente del benessere della sua città, Roma, e voleva veramente fare qualcosa di buono ma è stato anche mal guidato e consigliato dai suoi amici e alla fine ha accettato coraggiosamente il suo destino. Il Bruto di Shakespeare è ovviamente differente rispetto al personaggio storico, il bardo gli ha donato una psicologia complessa e affascinante.
  • Jonathan Strange & il Signor Norrell: John Childermass, senza alcun dubbio. Lo amo.
  • I Miserabili: Enjolras. Orgoglioso, bello, intelligente e combatte per ciò in cui crede.
7. Il tuo fantacast per il libro numero 6. Non ho alcun fantacast perché la serie della bbc è assolutamente perfetta così com’è.

8. Racconta la trama del libro numero 1 in meno di 10 parole. 2GuerraMondiale (vale per uno!), la gente deve fuggire, due nemici si innamorano. (Non chiedetemi mai più di fare una cosa del genere!)

9. Come pensi che si vestirebbe l’antagonista del libro numero 4 per andare all’università? Con abiti alla moda ed eleganti, firmati sicuramente, e con una bottiglia di vino in una mano e una bella ragazza al suo fianco, si, accessori necessari a qualificare il suo status da “tipo figo”. (Sto tentando di togliermi dalla testa questa immagine di Marco Antonio che va all’università ma non ci riesco, mi fa troppo ridere!)

10. Se potessi dare un consiglio al protagonista del libro numero due quale sarebbe? Non andare in Egitto e non usare la barca, NON FARLO PER FAVORE!

11. Ordina i libri dal migliore al peggiore (1= il migliore, 7= il peggiore). No, non lo farò. Non posso!

12. Preferisci i libri cartacei o gli e-book? Preferisco i cartacei, non posso immaginare la mia vita senza una stanza piena di libri, mi piace toccare la copertina e le pagine dei libri e poter sentire l’odore di carta e inchiostro. Posseggo anche un Kindle, è molto comodo e facile da portare in giro e mi permette di risparmiare spazio e denaro ed è molto più facile sottolineare le parti che mi piacciono di più.

13. C’è stato una scena, un momento, nel libro numero 5 che per un qualunque motivo ti ha costretto ad interrompere la lettura? Non proprio, ogni tanto mi capitava di rileggere una frase perché mi piaceva fingere che stessi recitando a teatro. 

14. Ci sono dei personaggi all’interno di tutti e sette i libri che pensi si dovrebbero incontrare? E perché? Immagina Adriano, Augusto e Giulio Cesare tutti nella stessa stanza con Enjolras in un angolo della stessa che li guarda e li giudica tutti quanti con aria di superiorità! Troppi imperatori e pochi repubblicani! 
(Mi sono resa conto solo adesso che Adriano e Enjolras nella stessa stanza potrebbe non essere una grandissima idea dopotutto).

15. Quanto daresti da 1 a 5 stelle al libro numero 7? 5 stelle e un giro di applausi!

Chiunque legga il post può considerarsi taggato, fatemi sapere in un commento se intendete partecipare al gioco, così poi posso leggere le vostre risposte.

giovedì 29 ottobre 2015

Let's talk about movies: CRIMSON PEAK

TITOLO ORIGINALE: Crimson Peak
REGISTA: Guillermo del Toro
ANNO: 2015
CAST: Mia Wasikowska (Edith Cushing), Jessica Chastain (Lucille Sharpe), Tom Hiddleston (Thomas Sharpe), Charlie Hunnam (Dr. Alan McMichael) [more]
“But the horror? The horror was for love.
The things we do for love like this are ugly, mad, full of sweat and regret.
This love burns you, maims you, twists you inside out.
It is a monstrous love, and it makes monsters of us all.”

"Beware of Crimson Peak" mi avvisa un sibilo sommesso, dovrebbe incutermi timore ma i film horror non sono mai riusciti a spaventarmi seriamente. E dire che ci ho provato, ho creato l'atmosfera più favorevole (buio e silenzio assoluto), ne ho visti un buon numero, persino i più decantati... risultato? Una noia pazzesca intervallata da addormentamenti istantanei. Non c'è niente da fare, nulla mi concilia il sonno come un buon film horror, nemmeno venti tazze di camomilla extra forte saprebbero fare di meglio. 
Eppure Crimson Peak mi è piaciuto. Si, mi è decisamente piaciuto. Perché? È semplice, perché è tutto fuorché un film horror! Ci sono i fantasmi è vero, ma più la storia va avanti più è facile rendersi conto che non sono loro che dovrebbero preoccuparci quanto le profondità della mente umana nelle sue molteplici sfumature, dovremmo scappare dalle persone e non dagli spettri, questo ribaltamento di ruoli avrà probabilmente fatto storcere il naso ai cultori del genere ma secondo me ha solamente contribuito ad arricchire il film e a renderlo più interessante.

domenica 25 ottobre 2015

Meravigliosa-Mente (l'angolo della poesia) - St. Crispin's Day Speech (Henry V di W. Shakespeare)

Il 25 ottobre del 1415 si svolse presso Agincourt la battaglia che vide scontrarsi le forze di Carlo VI re di Francia contro quelle di Enrico V re d'Inghilterra, la vittoria riportata dagli inglesi, in manifesta inferiorità numerica, è considerata uno dei momenti più luminosi della storia d'Inghilterra. 
Il ricordo della battaglia di Agincourt vive tutt'oggi grazie al dramma storico Henry V scritto dal Bardo William Shakespeare tra il 1598 e il 1599 e in cui si narrano le gesta del giovane e coraggioso re che guidò le truppe inglesi sul campo di battaglia nel giorno di San Crispino, il 25 ottobre appunto. 
Per celebrare la ricorrenza vi lascio le due eccelse interpretazioni del famoso St. Crispin's Day Speech: quella di Kenneth Branagh nell'omonimo film del 1989 e quella di Tom Hiddleston che ha interpretato l'Enrico V per la miniserie BBC The Hollow Crown


WESTMORELAND:
O that we now had here
But one ten thousand of those men in England
That do no work to-day!

KING HENRY V:
What's he that wishes so?
My cousin Westmoreland? No, my fair cousin:
If we are mark'd to die, we are enow
To do our country loss; and if to live,
The fewer men, the greater share of honour.
God's will! I pray thee, wish not one man more.
By Jove, I am not covetous for gold,
Nor care I who doth feed upon my cost;
It yearns me not if men my garments wear;
Such outward things dwell not in my desires:
But if it be a sin to covet honour,
I am the most offending soul alive.
No, faith, my coz, wish not a man from England:
God's peace! I would not lose so great an honour
As one man more, methinks, would share from me
For the best hope I have. O, do not wish one more!
Rather proclaim it, Westmoreland, through my host,
That he which hath no stomach to this fight,
Let him depart; his passport shall be made
And crowns for convoy put into his purse:
We would not die in that man's company
That fears his fellowship to die with us.
This day is called the feast of Crispian:
He that outlives this day, and comes safe home,
Will stand a tip-toe when the day is named,
And rouse him at the name of Crispian.
He that shall live this day, and see old age,
Will yearly on the vigil feast his neighbours,
And say 'To-morrow is Saint Crispian:'
Then will he strip his sleeve and show his scars.
And say 'These wounds I had on Crispin's day.'
Old men forget: yet all shall be forgot,
But he'll remember with advantages
What feats he did that day: then shall our names.
Familiar in his mouth as household words
Harry the king, Bedford and Exeter,
Warwick and Talbot, Salisbury and Gloucester,
Be in their flowing cups freshly remember'd.
This story shall the good man teach his son;
And Crispin Crispian shall ne'er go by,
From this day to the ending of the world,
But we in it shall be remember'd;
We few, we happy few, we band of brothers;
For he to-day that sheds his blood with me
Shall be my brother; be he ne'er so vile,
This day shall gentle his condition:
And gentlemen in England now a-bed
Shall think themselves accursed they were not here,
And hold their manhoods cheap whiles any speaks
That fought with us upon Saint Crispin's day.


Happy St. Crispin's Day!

sabato 17 ottobre 2015

Let's talk about books: TRENO DI NOTTE PER LISBONA

TITOLO: Treno di notte per Lisbona
TITOLO ORIGINALE: Nachtzug nach Lissabon
AUTORE: Pascal Mercier
ANNO DI PUBBLICAZIONE:2008 (p.e. 2004)
CASA ED.: Oscar Mondadori
"Delle esperienze che facciamo, riusciamo a tradurne in parola al massimo una e anche questa solo per caso e senza l'accuratezza che meriterebbe."
Non vorrei vivere in un mondo senza libri. Senza quei libri capaci di tenerti incollato alle loro pagine per ore fino a farti dimenticare tutto il resto, libri che rispondono alle tue domande e contemporaneamente ti pongono dei quesiti, ti fanno riflettere sulle piccole cose e su quelle enormi, giganti che a volte ti fanno anche un po' paura. Libri che sono come viaggi, in luoghi lontani o vicini oppure esplorazioni dell'anima. Sono grata a questi libri perché mi ricordano quale fantastica avventura è prendere in mano un volume e lasciarsi trasportare dal potere delle parole, ogni viaggio rinsalda alcune nostre sicurezze o ci stravolge la vita e ce la cambia un po'. I libri sono treni, più particolari però dei loro corrispettivi in metallo, sappiamo da quale binario partiamo ma non sappiamo mai dove possiamo arrivare, quali territori esploreremo. Sarà un viaggio nel passato o nel presente? Toccheremo le lontane coste del futuro? A volte è un po' di tutto. 
La stessa riflessione da me fatta una volta terminato Treno di notte per Lisbona deve averla pensata anche il protagonista del romanzo, Raimund Gregorius, anziano professore di lettere classiche ed ebraico, che in una mattina come tante altre, sotto una pioggia scrosciante, attraversa il solito ponte che lo porterà al Liceo di Berna che ha frequentato da ragazzo e dove ora insegna da tantissimi anni,

sabato 10 ottobre 2015

Let's talk about books: ISTANTANEA DI UN AMORE

TITOLO: Istantanea di un amore.
TITOLO ORIGINALE: Esperando a Robert Capa
AUTORE: Susana Fortes
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011 (p.e. 2009)
CASA ED.: TEA

Istantanea di un amore o Aspettando Robert Capa come sarebbe stato più giusto intitolarlo qualora le case editrici italiane e i titolisti più in generale si decidessero a rispettare i titoli originali dei romanzi evitando di infarcirli di richiami alla solita tiritera "sole, cuore, amore", come se senza uno sdolcinato richiamo alle più basilari questioni sentimentali rischiassero di non poter annoverare tra la loro clientela la casalinga di Voghera che cerca qualcosa di sbrigativo da leggere. Non che ci sia nulla di male nel ricercare una lettura poco impegnativa ma non cerchiamo di ridurre tutti i romanzi ad un massimo comune denominatore, il mondo, anche quello libresco, è bello perché vario... Ma dicevo, il romanzo di Susana Fortes, spagnola, classe 1959, non è un brutto romanzo ma probabilmente non è il romanzo che mi aspettavo, la storia è forte, di quelle che vanno dritte al cuore perché hanno in loro la potenza della storia vera e la dolcezza delle più grandi storie d'amore, quelle che non sono mai banali, quegli incontri di anime che sono destinate a stare insieme, anche se poi si ritrovano a fare i conti con un destino beffardo. Tuttavia, questa grande potenza in nuce della tragica storia sembra ben poco sfruttata dalla Fortes che nonostante alcune pagine assolutamente convincenti e graffianti a volte si perde in giri e ripetizioni che non giovano all'economia e al ritmo del romanzo. L'impressione che si ha è quella di una grande scintilla a cui tuttavia non fa seguito il fuoco d'artificio ma un banale fiammifero che rischiara un po' e poi subito di spegne.

giovedì 8 ottobre 2015

Let's talk about books: QUANDO PENSO CHE BEETHOVEN È MORTO MENTRE TANTI CRETINI ANCORA VIVONO...

TITOLO: Quando penso che Beethoven è morto mentre tanti cretini ancora vivono...
TITOLO ORIGINALE: Quand je pense que Beethoven est mort alors que tant de crétins vivent
AUTORE: Eric-Emmanuel Schmitt
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 21 settembre 2011 (p.e. 2010)
CASA ED.: e/o edizioni
"Le peripezie, gli appuntamenti, i decenni che scorrono, le riflessioni, la musica... ogni elemento possiede un ritmo proprio. La verità ignora il tempo. Un incontro si rivela "decisivo" anni dopo. Una prima volta acquista il carattere di "prima volta" solo dopo aver provocato un cambiamento, magari solo alla centesima... Le nostre esistenze saranno pure cronologiche, ma la vita della nostra mente non lo è di certo."
Ho almeno una trentina di libri che mi guardano minacciosi, un kindle che straripa di romanzi non letti. E allora faccio liste, determino priorità, decido di smettere di leggere più libri alla volta e soprattutto di non aggiungere altri titoli alla già infinita categoria dei "non letti" e come ogni volta... il piano è miseramente destinato a fallire! Perché un libro se decide che deve essere letto trova il modo di attirare la tua attenzione, ti si piazza davanti e non schioda fino a quando non ti arrendi e cedi alle sue insistenti lusinghe, alle sue minacce quasi. Il libro di cui mi accingo a parlare ha poi voluto giocare sporco, prima incuriosendo una cara amica che stuzzicata dal titolo particolarmente simpatico ha pensato bene di portarlo alla mia attenzione e poi facendo attivare le mie celluline grigie, come amava dire Hercule Poirot, che hanno iniziato a vorticare impazzite per poi porre la fatidica domanda: "ma questo autore non lo conosco già?" Una breve ricerca su internet ha chiarito ogni dubbio: Eric-Emmanuel Schmitt è l'autore de Il Visitatore, bellissima pièce teatrale che ho avuto modo di gustare a teatro interpretata dai bravissimi Alessandro Haber nel ruolo di Sigmund Freud e Alessio Boni nei panni di un beffardo quanto affascinante Dio.

lunedì 5 ottobre 2015

Book Haul ~ Settembre 2015


Un book haul piuttosto misero quello di questo mese ma avevo acquistato tanto ad agosto quindi ho dovuto contenere le spese, ecco i titoli dei libri:

martedì 29 settembre 2015

Let's talk about books: FLORENCE

TITOLO: Florence
AUTORE: Stefania Auci
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015
CASA ED.: Baldini & Castoldi

"Tutti abbiamo bisogno di trovare un posto nel mondo.
Non si tratta solo di quattro mura, ma di braccia che ti stringono.
Di ricordi, di luoghi e persone cui possiamo affidare le nostre paure per far si che le custodiscano e ci aiutino a portarne il peso.
O a condividerlo, se necessario."
In questi primi giorni d'autunno, in cui il cielo sembra indeciso se trattenere a sé gli ultimi scampoli di un'estate ormai agli sgoccioli o rassegnarsi a far posto a nuvole colme di rinfrescante pioggia cosa c'è di meglio che lasciarsi cullare dalle parole di un buon libro magari accompagnato da una tazza di buon tè? Lo scenario è perfetto e io ho approfittato di queste pigre giornate settembrine per gustarmi Florence (pronuncia francese, mi raccomando!), il romanzo storico scritto da Stefania Auci e pubblicato solo qualche mese fa per la casa editrice milanese Baldini & Castoldi. Mi sono lasciata trasportare dalla storia e sono approdata alla torrida estate del 1914, un'estate calda non solo perché la nostra penisola è da sempre terra prediletta dai raggi del sole ma perché, come ben sappiamo, l'intera Europa, e non solo, era in pieno fermento: la Prima Guerra Mondiale era scoppiata e l'Italia, solita indecisa, stava affacciata alla finestra ad osservare prima di scegliere se gettarsi o meno in quella carneficina. La decisione avrebbe richiesto un anno ma alla fine l'interventismo che vedeva nella Grande Guerra l'occasione per reclamare le città "irredente", Trento e Trieste ancora in mano all'Austria, avrebbe avuto la meglio e l'Italia avrebbe anch'essa aggiunto alla conta, altissima, dei morti il suo pesantissimo tributo.

giovedì 24 settembre 2015

Let's talk about books: I MISERABILI

TITOLO: I Miserabili
TITOLO ORIGINALE: Les Misérables
AUTORE: Victor Hugo
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2004 (p.e. 1862)
CASA ED.: Newton Compton
"Del resto, chi dice luce, non dice necessariamente gioia. Si soffre nella luce: l'eccesso brucia. La fiamma è nemica dell'ala.
Ardere senza cessare di volare, ecco il prodigio del genio.
Quando conoscerete e quando amerete, soffrirete ancora. Il giorno nasce in lacrime. Gli illuminati piangono, non foss'altro per quelli che sono nelle tenebre."

A volte capita di leggere un libro e di amarlo moltissimo, così tanto che una volta girata l'ultima pagina vorremmo, da una parte, ricominciarlo daccapo e dall'altra, parlarne a non finire, scocciando ogni nostro conoscente, parente e amico e per non disturbare nessuno il soliloquio sembra essere infine l'unica soluzione. Con I Miserabili mi è successo proprio questo, per niente intimidita dalla mole del romanzo, quasi mille pagine, mi sono lanciata in questa avventura, perché ogni romanzo è in fondo un'avventura, convinta che fosse davvero arrivato il momento di confrontarsi con questo gigante della letteratura e il viaggio intrapreso, una volta giunta la sua conclusione, non mi ha deluso.
Leggere I Miserabili è contemporaneamente leggere l'epopea di un uomo, Jean Valjean, di un popolo, dei suoi strati più bassi soprattutto, di una nazione, la Francia, arrivando a comprendere che la vita umana, del singolo e della comunità, non dovrebbe essere altro che un viaggio verso la luce: attraverso la bontà, la giustizia, l'istruzione ma anche seguendo la propria coscienza e non giudicando in base a futili dettagli come l'estrazione sociale, tenendo dunque in considerazione l'anima non il superficiale. La miseria non è un buona scusa per essere spregevoli e ingiusti, si può essere miserabili e tuttavia non essere dei Thenardier ma essere come Jean Valjean, anche se si è costretti a soffrire, la dignità è la prima delle virtù umane. Avere un credo, un ideale e cooperare per il bene comune è il compito supremo dell'intera umanità, chi più chi meno, ognuno secondo le proprie capacità, inclinazioni e possibilità.

sabato 12 settembre 2015

Let's talk about books: JONATHAN STRANGE & IL SIGNOR NORRELL

TITOLO: Jonathan Strange & Il Signor Norrell.
TITOLO ORIGINALE: Jonathan Strange & Mr. Norrell.
AUTORE: Susanna Clarke
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2007 (p.e. 2004)
CASA ED.: TEA

Ripropongo la mia recensione di Jonathan Strange & Il Signor Norrell che ho pubblicato sul mio account goodreads.

Io adoro questo libro. Adoro l’ironico Strange, il superbo Norrell, la coraggiosa Arabella, la povera Lady Pole, l’indeciso Segundus, il valoroso Stephen Black, il misterioso Childermass, quel pazzo di Vinculus e sono pronta a partire per il nord dell’Inghilterra per prestare giuramento a John Uskglass, il Re Corvo. E dirò di più, ho apprezzato anche il viscido Lascelles, il subdolo Drawlight e soprattutto quel folletto infingardo che è il Gentiluomo con i capelli lanuginosi. 
Non conoscevo questo romanzo, non conoscevo l’autrice perché solitamente i libri fantasy non li cerco, aspetto che capiti un’occasione per leggerli, che si facciano avanti loro insomma. La causa scatenante è stata, come capita spesso, una serie tv della BBC che inizialmente non volevo nemmeno vedere! Mi ero ripromessa di recuperarla prima o poi quando avessi avuto del tempo libero e invece per puro spirito di contraddizione e spinta dalla noia l’ho iniziata subito e ripensandoci mi dico “menomale!”.
Dopo le prime due puntate mi sono fiondata su Amazon e ho comprato il libro, libro che ho letteralmente divorato (rinunciando anche a parecchie ore di sonno).

domenica 6 settembre 2015

Let's talk about movies: ANT MAN

TITOLO ORIGINALE: Ant Man
TITOLO ITALIANO: Ant Man
REGISTA: Peyton Reed
ANNO: 2015
CAST: Paul Rudd (Scott Lang/Ant Man), Michael Douglas (Dr. Hank Pym), Evangeline Lilly (Hope Van Dyne), Corey Stoll (Darren Cross/Yellowjacket) [more]


Il ladro-gentiluomo Scott Lang si ritrova a vestire i panni del supereroe più piccolo, ma super forzuto, di casa Marvel quando viene ingaggiato dal Dottor Hank Pym per portare a termine una rapina che potrebbe salvare il mondo.

Leggendo frettolosamente la trama ammetto di aver ridacchiato quando ho scoperto quale fosse il super potere di Ant Man e avevo altrettanto frettolosamente etichettato il film come una sciocchezza che non valeva i soldi del biglietto e che avrei potuto recuperare successivamente su Sky. 
Ho scritto per ben due volte "frettolosamente" e non a caso, infatti dopo qualche giorno dall'uscita cinematografica del film mi sono ritrovata seduta sulla poltroncina del cinema pronta a vedere Ant Man principalmente per fare compagnia a mio padre appassionato di film sui supereroi. Con mio sommo stupore ho trovato il film estremamente gradevole e siccome la Marvel è pur sempre la Marvel mi sono ritrovata a piagnucolare per la morte di una formica! Ma procediamo con ordine...

mercoledì 2 settembre 2015

Book Haul ~ Agosto 2015


Agosto è stato proprio un bel mese, io ho speso un sacco di soldi e le case editrici e le librerie mi hanno ringraziata sentitamente. Il merito di tutto ciò va comunque a mia nonna che a luglio, per il mio onomastico, mi ha regalato una bella sommetta che è stata subito rinvestita in libri. Ho avuto anche l'occasione di effettuare il mio primo ordine dal Libraccio. I titoli su cui ho potuto mettere le manine sono i seguenti:

giovedì 27 agosto 2015

Meravigliosa-Mente (l'angolo della poesia) - Villanelle di Roland Leighton

Violets from Plug Street Wood, 
Sweet, I send you oversea. 
(It is strange they should be blue, 
Blue, when his soaked blood was red, 
For they grew around his head; 
It is strange they should be blue.) 

Violets from Plug Street Wood- 
Think what they have meant to me- 
Life and Hope and Love and You 
(And you did not see them grow 
Where his mangled body lay 
Hiding horror from the day; 
Sweetest it was better so.) 

Violets from oversea, 
To your dear, far, forgetting land 
These I send in memory, 
Knowing you will understand.


Le violette di Plug Street Wood,
che dolci, le spedisco oltremare.
(Strano che siano azzurre, sì azzurre,
benché pregne del suo rosso sangue,
sono cresciute attorno al suo volto;
è davvero strano che siano azzurre.)

Le violette di Plug Street Wood-
pensa a ciò che per me vogliono dire-
Vita. Speranza. Amore e Te
(che non le hai mai viste crescere
dove giace ora il suo corpo straziato,
nascosto l'orrore dalla faccia del giorno;
dolcissime... è stato meglio così.)

Le violette d'oltremare,
a te mia cara, lontana e smemorata terra,
le mando in memoria di me,
e so bene che capirai.


Villanelle by Roland Aubrey Leighton (1895-1915)

martedì 25 agosto 2015

Let's talk about movies: TESTAMENT OF YOUTH

TITOLO ORIGINALE: Testament Of Youth
TITOLO ITALIANO: inedito in Italia
REGISTA: James Kent
ANNO: 2014
CAST: Alicia Vikander (Vera Brittain), Kit Harington (Roland Leighton), Colin Morgan (Victor Richardson), Taron Egerton (Edward Brittain) [more]




Basato sul romanzo autobiografico di Vera Brittain (pubblicato nel 1933) una giovane donna inglese, tra le prime ad essere ammesse a Oxford, la cui vita viene brutalmente sconvolta dall'avvento della I Guerra Mondiale a causa della quale abbandonerà l'università per prestare servizio come infermiera volontaria a Londra e in Francia. L'esperienza la segnerà per la vita e una volta terminato il conflitto e completati gli studi si dedicherà alla scrittura e quindi alla stesura del romanzo attraverso il quale vorrà mantenere viva la memoria di coloro che ha perso durante la guerra. Aderirà al movimento pacifista.

lunedì 24 agosto 2015

E diamo un'altra chance a questo blog! Voglio però dargli una veste nuova: si parlerà sempre di libri, film e serie tv e tanto altro ma in un modo più snello e breve, l'essenziale ecco!
Spero che mi farete compagnia.