mercoledì 20 aprile 2016

Let's talk about movies: NATIONAL THEATRE LIVE: AMLETO

TITOLO ORIGINALE: Hamlet
REGISTA: Lindsey Turner, Robin Lough.
ANNO: 2015
CAST: Benedict Cumberbatch (Amleto), Ciaràn Hinds (Claudio), Anastastia Hille (Gertrude), Leo Bill (Orazio), Kobna Holdbrook-Smith (Laerte), Sian Brooke (Ofelia), Jim Norton (Polonio) [more]
"I could be bounded in a nutshell and count myself a king of infinite space, were it not that I have bad dreams."

Come si fa a parlare di quell’opera straordinaria che è l’Amleto, o Hamlet che dir si voglia, di William Shakespeare? Come si può rendere nero su bianco il vortice di emozioni, i diversi piani di lettura, la profondità dei personaggi e il dramma degli eventi narrati? La trama è inutile sottolinearla, è nota a tutti: il giovane principe Amleto scopre che lo zio Claudio, ora re, ha ucciso barbaramente suo padre e legittimo re di Danimarca, e spinto dall’apparizione del fantasma del padre pianifica la sua vendetta; ma scriverne in proposito non è un lavoro facile, L’Amleto è una delle opere più famose del Bardo inglese e anche una delle più lunghe con i suoi cinque atti e più di tremila versi, eppure nonostante la sua complessità stiamo parlando di una delle opere di Shakespeare più rappresentate e con cui ogni attore degno di questo nome vuole confrontarsi almeno una volta nella propria carriera, quanto a noi spettatori, se siamo amanti del teatro non si può mai dire di no ad una rappresentazione della tragedia del dolce principe danese; ma se in Inghilterra è abbastanza facile riuscire a vedere un buon numero di rappresentazioni shakespeariane, non così in Italia e noi poveri “buffoni della sorte” (cit.) siamo costretti ad accontentarci delle rare occasioni che ci vengono offerte. Se il viaggio fino alla perfida Albione ci è negato non ci resta che arraffare al volo le proiezioni del National Theatre Live tutte offerte dalla Nexo Digital che da un po’ di anni a questa parte si è presa l’onere e l’onore di far conoscere le meraviglie del teatro inglese anche in terra italica, con avverse fortune, tocca sottolineare, ma stavolta il richiamo di Benedict Cumberbatch, uno degli attori di maggior talento del panorama contemporaneo ha sicuramente contribuito a riempire le sale cinematografiche solitamente desolate quando i temi trattati sono un po’ più complicati dei classici toni da commedia nostrana.

lunedì 11 aprile 2016

Let's talk about movies: RACE - IL COLORE DELLA VITTORIA

TITOLO ORIGINALE: Race
REGISTA: Stephen Hopkins
ANNO: 2016
CAST: Stephan James (Jesse Owens), Jason Sudeikis (Larry Snyder), Carice Van Houten (Leni Riefenstahl), Jeremy Irons (Avery Brundage), David Kross (Carl "Luz" Long), Barnaby Metschurat (Joseph Goebbels)
"In those ten second, there's no black or white, only fast or slow."

La storia del velocista Jesse Owens è nota a tutti. È una di quelle occasioni in cui storia e sport si legano in modo fortissimo, dove le capacità atletiche travalicano i propri confini fatti di record, minuti, metri e medaglie per parlare d’altro, per denunciare qualcosa, per aprirci gli occhi e dimostrare che ciò che è moralmente giusto non sempre si piega alla follia di chi vorrebbe costruire un mondo plasmato secondo logiche che di logico con hanno proprio nulla. Si, perché il giovane Jesse, nato in Alabama in una famiglia poverissima, partito dal nulla con solo un paio di scarpette e la voglia inestinguibile di correre, correre e solamente correre, più veloce di tutti, è anche quell’uomo straordinario che in tempi altrettanto straordinari si è presentato alle Olimpiadi del ’36, tenutesi in una Germania ormai sotto il controllo nazista, ed è riuscito grazie alle sue prestazioni sportive fuori dall'ordinario a infliggere a Hitler uno smacco non da poco, vincendo proprio sotto il naso del führer ben quattro ori olimpici, non male eh?
Di questa storia fantastica che intreccia sport, storia e conflitti sociali ci racconta Race, film di Stephen Hopkins, che con l’ausilio di una fotografia che ingiallendo i toni ricorda molto da vicino le immagini delle vecchie cineprese e l’utilizzo di una tecnica di ripresa che sembra accelerare e decelerare seguendo gli scarti di un velocista, ci trasporta direttamente al momento prima che Jesse diventi James Owens (Stephan James), il quattro volte campione alle Olimpiadi.

venerdì 26 febbraio 2016

Let's talk about books: LA VERA STORIA DEL PIRATA LONG JOHN SILVER

TITOLO: La vera storia del pirata Long John Silver.
TITOLO ORIGINALE: Long John Silver: Den äventyrliga och sannfärdiga berättelsen om mitt fria liv och leverne som lyckoriddare och mänsklighetens fiende.
AUTORE: Björn Larsson
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2011 (prima edizione 1995)
CASA ED.: Iperborea
"Perché voglio dirti una cosa, una volta che sei stato libero e padrone di te stesso in mare, e liberi lo si è davvero, sarebbe peggio della morte tornare a ubbidire come uno schiavo."
Chi non ha mai letto o ascoltato il ritornello che fa "quindici uomini sulla cassa da morto e una bottiglia di rum"? Chi per carnevale da bambino (ma non solo) non ha desiderato vestirsi da pirata con tanto di cappello indossato di sbieco e benda sull'occhio?
I pirati fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo, ce li immaginiamo malvagi, senza paura, armati fino ai denti, sempre pronti a prendere d'assalto navi cariche d'oro e scialacquare i loro averi così duramente guadagnati in fiumi di rum. Questa descrizione di certo ha i suoi riscontri nella realtà, provate a chiederlo alla marina inglese e spagnola di inizio '700! Eppure i pirati sono delle figure affascinanti, simbolo di resistenza e della voglia di libertà. Ultimamente stiamo anche assistendo ad un revival del genere, oltre agli spiritosi film della saga de I Pirati dei Caraibi, l'emittente Starz con la serie Black Sails (la terza stagione è ora in onda in Italia su AXN, canale della piattaforma Sky) ha ben pensato di mescolare realtà e finzione, storia e letteratura e riportare in auge le avventure piratesche, rifacendosi e rimodellando il libro sui pirati per antonomasia: L'Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson. L'avventura del giovane Jim Hawkins è nota a tutti, così come già noti suonano al nostro orecchio i nomi del capitano Flint, di Billy Bones e soprattutto dell'antagonista principale della storia, Long John Silver, il pirata astuto e machiavellico con una gamba sola e un pappagallo sulla spalla. Divenuto una figura iconica, se si riflette meglio sul racconto di Stevenson è però possibile notare come il suo personaggio, come del resto l'intero equipaggio della nave Walrus, venga presentato dall'autore scozzese in medias res, quel poco che sappiamo sul tesoro, la nave, Flint e tutti gli altri marinai lo scopriamo a spizzichi e bocconi attraverso le battute degli altri personaggi o da quanto racconta lo stesso Silver, in generale comunque ne sappiamo molto poco.

giovedì 25 febbraio 2016

Let's talk about books: TAG GAME ~ 25 BOOKISH THINGS

A me i tag games piacciono tantissimo, soprattutto quando ho la possibilità di parlare di libri, e quando la graziosissima PennyLane on the Tube mi ha taggata in questo giochino non potevo non partecipare, ecco qui le mie venticinque cose "librose".

  1. Da quando ho imparato a leggere non ho mai smesso di farlo. Nel rarissimo caso in cui non abbia un libro a portata di mano vanno bene anche i libretti d'istruzioni e le etichette dei bagnoschiuma.
  2. Nonostante io sia sempre stata una grande lettrice sono piuttosto ignorante sulla letteratura per ragazzi, non ho mai particolarmente amato le fiabe e ho cominciato a leggere libri "per adulti" molto presto. (Dopotutto le letture preferite quando ero a casa di mia nonna erano i Canti di Leopardi o la Divina Commedia).
  3. Non posso fare a meno di stupirmi quando qualcuno mi dice che non legge o odia farlo. Mi sono sempre chiesta cosa ne facciano della loro vita queste persone.
  4. Mi piacciono tantissimo i libri usati e le loro pagine ingiallite dal tempo. Inoltre permettono di risparmiare qualche soldino che non è mai una brutta cosa. Di conseguenza mi piacciono i mercatini e i negozi dell'usato. Rovistare tra pile e pile di libri e trovare il volume tanto agognato è una delle soddisfazioni più grandi che la vita possa offrire.
  5. Non compro libri di una casa editrice solo perché questa è "chic", a me interessa il libro, quello che dice, il pensiero dell'autore, la "ciccia" insomma.
  6. Se mi metto in testa che devo leggere un libro devo assolutamente leggerlo e non importa se la libreria è piena di libri ancora da leggere o se ne ho già un paio in lettura.
  7. I libri che sto leggendo vanno categoricamente posati sul comodino, stessa cosa per il Kindle che conservo nel cassetto del comodino.
  8. Leggo soprattutto la sera (diciamo anche di notte) e dopo pranzo.
  9. Per molti anni ho sopportato di buon grado l'estate solo perché potevo dedicarmi a intense maratone letterarie. Posso dire che se non ci si fosse messa in mezzo l'università a quest'ora avrei letto la Ricerca del Tempo Perduto almeno tre volte.
  10. Non riesco mai a seguire una TBR perché immancabilmente mi fisso su un argomento/personaggio/fatto e devo assolutamente leggerne in proposito.
  11. Adoro i romanzi storici. Si, anche e soprattutto per le loro digressioni storiche e perché mi permettono di viaggiare nel tempo e nello spazio, quanti possono dire di trovarsi perfettamente a loro agio nella corte di Luigi XIV? Beh chi ha letto Dumas sicuramente potrà affermarlo.
  12. Posso parlare di un libro che mi piace per giorni, mesi, anni. Se un libro mi ha colpita devo consigliarlo a chiunque, ovviamente ne consegue che io possa essere molto delusa se il libro non piace quanto è piaciuto a me.
  13. Scelgo i libri per la loro trama ma anche per la copertina, per l'ambientazione, perché ne ho letto una citazione da qualche parte, mi lascio guidare dalle mie sensazioni. I casi letterari, soprattutto da un po' di tempo a questa parte, mi insospettiscono e mi convincono poco.
  14. Penso che sia necessario leggere i classici, sono i mattoncini con cui costruire le fondamenta per essere non solo buoni lettori ma anche lettori critici ed informati.
  15. I personaggi dei libri per me sono tutti reali: vivo, rido, piango e lotto insieme a loro, mi affeziono e per me sono come dei vecchi amici.
  16. Ultimamente ho preso l'abitudine di segnare frasi e passaggi che mi piacciono con delle linguette adesive colorate. Non sono mai riuscita a sottolineare i libri e credo che mai ci riuscirò.
  17. Penso sempre di sistemare la mia libreria secondo un criterio logico ma alla fine mi ritrovo sempre con il solito (e ormai rassicurante) guazzabuglio medievale.
  18. Mi piace quando mi vengono regalati dei libri, soprattutto quando mi viene spiegato perché si è scelto quel particolare libro o se mi viene donato un libro che desideravo da tempo, vuol dire che chi mi vuole bene mi ascolta...o che io rompo un po' troppo le scatole...
  19. Sono gelosa dei miei libri, in ogni senso possibile, mi arrabbio se qualcuno parla male di un libro che amo e preferisco non prestarli tranne che a pochi fedelissimi che sanno che dovranno trattarli come si tratterebbe un neonato indifeso.
  20. Quando vado in libreria tocco le copertine dei libri che ho già letto e mi ritrovo a sorridere, è il mio modo di salutare autori e personaggi a me cari.
  21. Finito un libro ne inizio subito un altro, non ci sono tempi morti, è un buon modo per evitare il blocco del lettore e superare quel senso di vuoto che ti assale quando hai finito un libro.
  22. Leggo più libri contemporaneamente, spesso di due generi diversi così da poter scegliere secondo l'umore.
  23. Ho tante, troppe, "cotte letterarie", ragion per cui morirò zitella.
  24. Ho difficoltà a scrivere e spiegare ordinatamente perché quel libro meriti di essere letto, è anche per questo motivo che ho aperto il blog, qui cerco di superare questo blocco e cerco di mettere nero su bianco le mie idee.
  25. Odio comprare libri, magari anche spendendo parecchio, per poi trovare insopportabili refusi, traduzioni pessime o pagine che si staccano al minimo tocco.

Non credevo di riuscire a mettere insieme una lista di venticinque punti e invece alla fine ho dovuto pure eliminarne qualcuno perché avevo sforato il limite! 
È il mio turno di taggare qualcuno e scelgo la mia carissima Alessia (First Impressions), la mia amica Alessandra (A Handful of Frames) e Pamela (Last Century Girl). Ovviamente chiunque passasse qui per caso può partecipare e stilare la sua lista, come al solito fatemi sapere cosa ne pensate della mia, se siete d'accordo oppure no.

lunedì 1 febbraio 2016

Book Haul ~ Gennaio 2016

Gennaio è stato il mese del mio compleanno quindi è stato anche il mese in cui mi sono fatta un sostanzioso auto-regalo, ho ordinato tre libri (di cui due usati) sul sito del Libraccio mentre altri due li ho acquistati alla Feltrinelli utilizzando lo sconto accumulato sulla mia carta e il buono che dava diritto al 15% di sconto, in breve: siano ringraziate le promozioni!

LA GUERRA DELLE DONNE di Alexandre Dumas, edizione Donzelli.
Avevo già fatto l'ordine sul Libraccio e avevo deciso di prendere solo libri usati però poi nei miei soliti e pericolosi giri su internet ho scoperto che oltre alle belle edizioni de I Tre Moschettieri, Vent'anni Dopo e Il Conte di Montecristo, la Donzelli aveva pubblicato altri romanzi di Dumas, è stato quindi impossibile trattenersi dallo sfoltire un po' l'ordine precedente per aggiungerci La Guerra delle Donne, alla sua prima pubblicazione in Italia, che mi ha affascinata perché descritto come una versione tutta al femminile de I Tre Moschettieri. È ambientato ovviamente in Francia e durante il periodo della Fronda in cui il Cardinale Mazzarino e la Regina Anna hanno dovuto vedersela con i nobili riottosi e il futuro Luigi XIV era solo un frugoletto. Non ho fatto ampie ricerche perché adoro Dumas e vorrei leggere tutti i suoi romanzi, inoltre ero sicura di star acquistando un'edizione curata perché della Donzelli ho già acquistato Scrivere la Vita, la raccolta di lettere di Vincent Van Gogh autorizzata dal Van Gogh Museum, ovvero il volume nella mia libreria di cui vado più orgogliosa.

ALTAI di Wu Ming, edizione Einaudi.
Libro usato comprato perché mi piaceva il titolo e la copertina, in realtà non ho nessuna scusa intellettuale da accampare, la verità è che persino negli acquisti seri mi lascio guidare dalla "inner fangirl" che è in me, infatti "altai" in lingua mongola vuol dire "dorato" ed è il nome mongolo del mio personaggio preferito di Marco Polo, ovvero il principe Jingim, il cui nome cinese significa sempre "dorato". Inoltre nella serie in diverse scene compare un falco come quello disegnato in copertina, abbiamo fatto l'en plein! E con questo dico addio a quel briciolo di dignità che mi era rimasto...

IL MEDICO DI CORTE di Per Olov Enquist, edizione Feltrinelli.
Anche questo è un libro usato e l'ho cercato in lungo e in largo perché dopo aver visto A Royal Affair dovevo anche leggere il libro che racconta la tragica storia di Johann Friedrich Struensee, medico di corte di Cristiano VII di Svezia. Uomo illuminato e promotore di moltissime riforme, ebbe la sfortuna di innamorarsi della Regina Caroline Mathilde e di attirarsi l'astio dei nobili svedesi che non volevano leggi più giuste perché temevano di perdere il proprio potere e le proprie ricchezze e poi a loro un re debole e ritenuto pazzo faceva parecchio comodo.
Il libro dovrebbe muoversi a metà tra il racconto storico e il romanzo, mi è stato caldamente consigliato da diverse persone e non vedo l'ora di leggerlo.

AUGUSTO FIGLIO DI DIO di Luciano Canfora, edizione Laterza.
Diversi mesi fa ho avuto l'opportunità di assistere ad una conferenza tenuta da Luciano Canfora in persona, è stata una bella esperienza, illuminante e davvero interessante e proprio in quella occasione ho scoperto che aveva da poco pubblicato un saggio sul mio personaggio storico preferito, ovvero Cesare Ottaviano Augusto, il primo imperatore romano, il libro è subito stato inserito nella mia lista desideri e l'ho inseguito per parecchio tempo, finalmente ho potuto acquistarlo e non vedo l'ora di scoprire di più sul carismatico Augusto, l'uomo che ha posto le basi per la creazione dello sconfinato impero romano sapendo sfruttare al meglio ogni occasione, soprattutto la parentela con Giulio Cesare, infatti Augusto volle che il suo padre adottivo venisse divinizzato così da poter consolidare la propria posizione di leader indiscusso divenendo nientemeno che il figlio di un dio.

IL TULIPANO NERO di Alexandre Dumas, edizione Newton&Compton.
Un altro Dumas che cercavo da tempo e che ho comprato perché dovevo raggiungere la cifra di 25€ per poter utilizzare il 15% di sconto, per arrivare alla spesa minima mi serviva un euro e io ne ho spesi 6... alla Feltrinelli sanno come farti spendere i soldi, dobbiamo ammetterlo.
La grande notizia è che non è ambientato in Francia bensì in Olanda e veri e propri protagonisti del romanzo sono i preziosi bulbi di tulipano nero che causeranno non pochi problemi al protagonista Cornelius Van Bearle.

E così si conclude il book haul di gennaio, e voi cosa avete acquistato? Let me know!

lunedì 25 gennaio 2016

Meravigliosa-Mente (l'angolo della poesia) - A Red, Red Rose di Robert Burns

Robert Burns
In questo giorno, il 25 gennaio, nel lontano 1759 nasceva in Scozia Robert Burns, celebre poeta e compositore. Proveniente da una famiglia contadina a Robert non mancò tuttavia un'adeguata istruzione e fin dalla più giovane età dimostrò una particolare attitudine e capacità nel comporre poesie. La sua prima raccolta, i Poems, risalgono al 1786 e grazie al successo ottenuto dalla loro pubblicazione si spalancarono per lui le porte della società letteraria di Edimburgo, dove incontrò un giovanissimo Walter Scott.
Pioniere del movimento romantico, fu un compositore prolifico e tra le sue composizioni più famose ricordiamo A Red, Red Rose, Auld Lang Syne (spesso cantata in occasione del Capodanno nei paesi di lingua anglosassone) e il poema fantastico-leggendario Tam O'Shanter, ma non mancano componimenti satirici e di carattere spiccatamente politico. Caratteristica di Burns era quella di scrivere in "scots", la lingua delle lowlands scozzesi, che gli valse il titolo onorifico di "Bardo di Scozia", la sua poesia ha inoltre influenzato poeti a lui successivi come William Butler YeatsSeamus Heaney. Morì giovanissimo, a soli 37 anni, nel 1796 a causa di una malattia cardiaca.
Viene ricordato in Scozia ogni anno nell'anniversario della sua nascita, famose sono le Burns Suppers, ovvero le cene di Burns nelle quali si recitano poesie e discorsi per celebrare il poeta che ha saputo cantare l'identità scozzese meglio di chiunque altro. 
Di seguito lascio la mia poesia preferita, il modo migliore per celebrare l'anniversario della nascita di questo grande poeta. Inoltre della poesia esiste anche una versione cantata, molto bella che si può facilmente trovare su youtube.

A Red, Red Rose (1794)

My love is like a red, red rose
That’s newly sprung in June :
My love is like the melody
That’s sweetly played in tune.

As fair art thou, my bonnie lass,
So deep in love am I :
And I will love thee still, my dear,
Till a’ the seas gang dry.

Till a’ the seas gang dry, my dear,
And the rocks melt wi’ the sun :
And I will love thee still, my dear,
While the sands o’ life shall run.

And fare thee weel, my only love,
And fare thee weel a while !
And I will come again, my love,
Thou’ it were ten thousand mile.

Il mio amore è come una rosa rossa rossa,
ch'è da poco sbocciata in giugno:
il mio amore è come una melodia
che è dolcemente e armoniosamente suonata.

Sì bella tu sei, mia leggiadra fanciulla,
che pazzamente innamorato io sono;
e sempre io t'amerò, mia cara,
finché non s'asciugheran tutti i mari;

finché non s'asciugheranno tutti i mari, mia cara,
e non si fonderanno le rocce al sole:
e sempre io t'amerò, mia cara,
finché scorrerà la sabbia della vita.

Addio, mio unico amore!
Addio per un poco!
Io ritornerò, mio amore, 
anche se a dieci mila miglia.


giovedì 21 gennaio 2016

Let's talk about books: CATERINA LA MAGNIFICA

TITOLO: Caterina la Magnifica. Vita straordinaria di una geniale innovatrice.
AUTORE: Lia Celi, Andrea Santangelo
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015
CASA ED.: UTET

Non posso dire che la storia sia un argomento che mi annoi, per quanto mi riguarda è sempre stata una delle mie materie preferite, persino all'università e nonostante la mia scarsa memoria non sia d'aiuto con le date, ma ho sempre pensato che dal passato si possa imparare molto e che ogni avvenimento possa darci importanti indizi per cercare di non commettere più gli stessi errori o fornirci qualche esempio da seguire.
Però, diciamolo onestamente, sarà capitato a tutti di confrontarsi con un periodo storico particolarmente ostico, o con un professore che avrebbe saputo rendere noiosa persino una barzelletta, o ancora quel libro di testo che avremmo voluto lanciare fuori dalla finestra come Bradley Cooper ne Il Lato Positivo. Ma il libro di cui voglio parlare non è affatto uno di questi noiosissimi tomi, anzi è un piccolo miracolo storiografico, un volume capace di fornire tantissime nozioni storiche utilizzando però un linguaggio fresco e discorsivo. Non si rinuncia nemmeno a qualche sagace battuta, anzi si da vita ad un mix esplosivo di storia e aneddoti in cui non mancano spassose quanto improbabili citazioni dei Pooh e caustici riferimenti al presente che ci dimostrano come a noi essere umani, parafrasando il Gattopardo, piace cambiare tutto per non cambiare niente, insomma passano gli anni, i secoli, ma la natura umana tende a mostrarsi sempre uguale, nel bene come nel male. Imprescindibili le note a piè di pagina, spesso persino più divertenti del testo principale.
Caterina la Magnifica di Lia Celi e Andrea Santangelo, la prima è giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva, mentre il secondo oltre che scrittore è esperto di storia militare (entrambi hanno un profilo twitter, seguiteli perché sono simpaticissimi), è prima di tutto una biografia su un personaggio fondamentale del Rinascimento italiano ma di cui non si parla abbastanza, come suggerisce lo stesso sottotitolo fu una figura particolare che visse una vita straordinaria in un'epoca altrettanto straordinaria, le cui innovazioni vanno dalla sella per cavalcare all'amazzone, al ricamo e al gelato, fino ad arrivare al moderno concetto di biancheria intima. È innanzitutto una Medici e non c'è bisogno di sottolineare l'importanza assunta da questa famiglia nella storia italiana tra quattrocento e cinquecento ma con il successivo matrimonio con Enrico II re di Francia (figlio di Francesco I di Valois) salirà al trono francese ed esporterà in Francia il meglio della cultura rinascimentale italiana, dalla pasticceria all'arte passando anche per tecniche e strumenti militari.